Lo Zen di Python (PEP 20)

  • Autore: Tim Peters

  • Data di creazione: 19 agosto 2004

  • Traduzione aggiornata al: 9 settembre 2023

Abstract

Tim Peters, pythonista della prima ora, ha distillato i principi ispiratori del BDFL per il design di Python in 20 aforismi, solo 19 dei quali sono stati trascritti.

Lo Zen di Python

Bello è meglio di brutto.
Esplicito è meglio di implicito.
Semplice è meglio di complesso.
Complesso è meglio di complicato.
Piano è meglio di annidato.
Rado è meglio di denso.
La leggibilità conta.
I casi speciali non lo sono abbastanza da infrangere le regole.
Anche se la praticità batte la purezza.
Gli errori non dovrebbero mai passare sotto silenzio.
Se non quando sono silenziati esplicitamente.
Di fronte all'ambiguità, resisti alla tentazione di indovinare.
Dovrebbe esserci uno e un solo modo di fare le cose.
Anche se potrebbe non essere subito ovvio, se non sei olandese.
Ora è meglio di mai.
Anche se mai è spesso meglio di *proprio* ora.
Se l'implementazione è difficile da spiegare, è una cattiva idea.
Se l'implementazione è facile da spiegare, potrebbe essere una buona idea.
Gli spazi dei nomi sono una gran trovata: usiamoli di più!

Sorpresa

>>> import this

Riferimenti

Pubblicato per la prima volta su comp.lang.python/python-list@python.org in un thread dal titolo «La Via di Python»